Capelli
Era un sabato e mi trovavo dal mio parrucchiere di fiducia a Napoli, solo da lui mi facevo tagliare i capelli ed era giunto il momento di darci un taglio.
Nella mia famiglia ho una saggia tartaruga che soffre di alopecia ed è da quando ha iniziato a vergognarsi dei raggi del sole che le attraversano i pochi capelli che ha iniziato ad indossare parrucche.
Quando avevo circa vent’anni mi aveva confessato di soffrire di alopecia ma io lo sapevo già, in un cassetto della memoria da bambina ricordavo di averle visto una volta una testa “strana”.
Le parrucche costano tanto, per non parlare della loro manutenzione, Tartaruga me lo avevo poi spiegato nel tempo e mi aveva confidato che quando siamo nate io e le mie cugine lei ha sperato con tutte le sue forze che noi non perdessimo i capelli e che anzi fossero belli e folti. Tutt’oggi è così.
Quel sabato avevo un’idea in mente che non smetteva di far rumore, volevo donare la lunghezza dei miei capelli a Tarta, perché io potevo farlo.
-Allora Zeta, quanto vuoi accorciare? –
-Mauri vorrei che mi facessi la treccia e che tagliassi più sotto possibile ma senza lasciarmi lo scalpo. –
-Ai tuoi ordini. –
Ero molto sicura della mia decisione ma non ero pronta a vedermi nello specchio senza la mia lunga chioma. Dopo i primi minuti di shock mi ripresi alla grande, ero felicissima di quello che avevo fatto e nel pomeriggio sarei andata a consegnare il mio regalo.
Tartaruga era rimasta commossa dal mio gesto e mi baciò un paio di volte in più dicendomi “ti voglio bene Zeta, grazie di cuore”.
Ero felicissima, tra l’altro il mio nuovo taglio mi dava un’aria più giovanile.
Primo giorno di lavoro con il quasi caschetto, C. ed S. dicono che sto molto bene.
Sono veramente entusiasta, i complimenti sono sempre graditi.
Oggi verranno in azienda sia il Grigio che Rasputin, spero solo che vada tutto per il verso giusto, non faccio in tempo a pensarlo che non solo bussano ma devo subire le domande di Rasputin sul mio conto non rivolte a me in prima persona.
-Ma cosa diavolo ha combinato con quei capelli? Qui devono lavorare tutte ragazze con i capelli lunghi, solo io posso averli corti! Perché questa continua a fare cose assurde? –
C. non ha idea di cosa poterle rispondere, vista l’assurdità dell’argomento.
-Mi spieghi perché hai tagliato i capelli? –
-Per donarli… –
-Ma tu non sai nemmeno se andavano bene, ti sei informata? Ma lo sai che non fanno le parrucche per i malati senza capelli con quelli che hai dato tu? Li rivenderanno! Cosa aspetti, vai a rispondere al telefono che squilla. –
Mi infastidisce molto non poter terminare una frase ed essere aggredita verbalmente.
Sta cogliona avrà anche dieci lauree ma è arida di sentimenti, ignora le emozioni, ma chi cazzo ti credi di essere?
Spero proprio non abbia figli a cui incutere questo terrore psicologico.
